Volontariato

Essere e avere. Il segreto in quella “e”

Recensione del film "Essere e avere" di Nicolas Philibert.

di Giuseppe Frangi

Essere e avere. Il segreto di questo film sorprendente e delicato sta tutto in questa congiunzione, la ?e?, che sostituisce l?avversativa, la ?o?, che mettiamo di consueto tra i due verbi più importanti della nostra lingua. Essere e avere, dunque. Un regista, Nicolas Philibert, si cimenta in un?impresa insolita. Con la sua cinepresa per 10 settimane si piazza nell?unica classe della scuola elementare di Saint-Etienne-sur-Usson, un paesino francese dell?Auvergne. Qui insegna da 20 anni (ma con 35 di carriera) il maestro Georges Lopez. Gli allievi sono 13 e, come capita nei paesini, di età diverse. Nelle normali categorizzazioni, questo sarebbe un documentario. In realtà è un vero e proprio film, la cui storia consiste nel passaggio di sapere dallo straordinario maestro ai suoi piccoli allievi. Philibert sa cogliere l?incanto di questa situazione, cala la macchina da presa con assoluta naturalezza in quella piccola classe, così che il film diventa una danza di sguardi, di sorrisi, di sorprese, di smorfie, di pianti. Meravigliosa la scena dei due bambini che scoprono la fotocopiatrice e ne sperimentano le possibilità fantastiche. Ma su tutto il film troneggia con dolcezza la figura di Georges Lopez, il maestro. Colui che, correzione dopo correzione, nozione per nozione, accompagna i suoi bambini a imboccare quella strada in cui l?avere strumenti per capire il reale li aiuterà anche a essere.


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